The DreamLord ByronOur life is twofold; Sleep hath its own world,A boundary between the things misnamedDeath and existence: Sleep hath its own world,And a wide realm of wild reality,And dreams in their development have breath,And tears, and tortures, and the touch of joy;They leave a weight upon our waking thoughts,They take a weight from off waking toils,They do divide our being; they becomeA portion of ourselves as of our time,And look like heralds of eternity;They pass like spirits of the past -they speakLike sibyls of the future; they have power -The tyranny of pleasure and of pain;They make us what we were not -what they will,And shake us with the vision that’s gone by,The dread of vanished shadows -Are they so?Is not the past all shadow? -What are they?Creations of the mind? -The mind can makeSubstances, and people planets of its ownWith beings brighter than have been, and giveA breath to forms which can outlive all flesh.I would recall a vision which I dreamedPerchance in sleep -for in itself a thought,A slumbering thought, is capable of years,And curdles a long life into one hour.———-Il sognoLord ByronDuplice è la nostra vita: il Sonno ha il suo proprio mondo,un confine tra le cose chiamate impropriamentemorte e esistenza: il Sonno ha il proprio mondo,e un vasto reame di sfrenata realtà;e nel loro svolgersi i sogni hanno respiro,e lacrime e tormenti e sfiorano la gioia;lasciano un peso sui nostri pensieri da svegli,tolgono un peso dalle nostre fatiche da svegli,dividono il nostro essere; diventanoparte di noi stessi e del nostro tempo,e sembrano gli araldi dell’eternità;passano come fantasmi del passato, parlanocome Sibille dell’avvenire; hanno potere -la tirannia del piacere e del dolore;ci rendono ciò che non fummo, secondo il loro volere,e ci scuotono con dissolte visioni,col terrore di svanite ombre. Ma sono veramente così?Non è forse tutto un’ombra il passato? Cosa sono?Creazioni della mente? La mente sa crearesostanza, e popolare pianeti, di sua fattura,di esseri più splendenti di quelli mai esistiti, e darerespiro e forma che sopravvivono alla carne.Vorrei richiamare una visione che ho sognatoforse nel sonno, poiché in sé un pensiero,un pensiero assopito, racchiude anni,e in un’ora condensa una lunga vita.
The DreamLord ByronOur life is twofold; Sleep hath its own world,A boundary between the things misnamedDeath and existence: Sleep hath its own world,And a wide realm of wild reality,And dreams in their development have breath,And tears, and tortures, and the touch of joy;They leave a weight upon our waking thoughts,They take a weight from off waking toils,They do divide our being; they becomeA portion of ourselves as of our time,And look like heralds of eternity;They pass like spirits of the past -they speakLike sibyls of the future; they have power -The tyranny of pleasure and of pain;They make us what we were not -what they will,And shake us with the vision that’s gone by,The dread of vanished shadows -Are they so?Is not the past all shadow? -What are they?Creations of the mind? -The mind can makeSubstances, and people planets of its ownWith beings brighter than have been, and giveA breath to forms which can outlive all flesh.I would recall a vision which I dreamedPerchance in sleep -for in itself a thought,A slumbering thought, is capable of years,And curdles a long life into one hour.———-Il sognoLord ByronDuplice è la nostra vita: il Sonno ha il suo proprio mondo,un confine tra le cose chiamate impropriamentemorte e esistenza: il Sonno ha il proprio mondo,e un vasto reame di sfrenata realtà;e nel loro svolgersi i sogni hanno respiro,e lacrime e tormenti e sfiorano la gioia;lasciano un peso sui nostri pensieri da svegli,tolgono un peso dalle nostre fatiche da svegli,dividono il nostro essere; diventanoparte di noi stessi e del nostro tempo,e sembrano gli araldi dell’eternità;passano come fantasmi del passato, parlanocome Sibille dell’avvenire; hanno potere -la tirannia del piacere e del dolore;ci rendono ciò che non fummo, secondo il loro volere,e ci scuotono con dissolte visioni,col terrore di svanite ombre. Ma sono veramente così?Non è forse tutto un’ombra il passato? Cosa sono?Creazioni della mente? La mente sa crearesostanza, e popolare pianeti, di sua fattura,di esseri più splendenti di quelli mai esistiti, e darerespiro e forma che sopravvivono alla carne.Vorrei richiamare una visione che ho sognatoforse nel sonno, poiché in sé un pensiero,un pensiero assopito, racchiude anni,e in un’ora condensa una lunga vita.